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Strisce blu oltre il tempo massimo: sanzione sì o no?

Sanzione per sosta oltre il tempo sulle strisce blu

Nelle nostre città trovare parcheggio spesso è molto difficile e anche quando si trova uno spazio libero quello è delimitato dalle strisce blu e quindi la sosta è a pagamento per scaglioni di tempo. Basti pensare a Vicenza o ai centri storici dei paesi dell’Alto Vicentino come Thiene, Schio, Malo: trovare un parcheggio è un’avventura e lo è anche rispettarne i relativi limiti di tempo.

Tra i mille impegni quotidiani e gli imprevisti che accadono nel corso della giornata può capitare di lasciare l’auto nel parcheggio a strisce blu oltre il tempo per cui si è pagato il ticket.

A questo punto la domanda naturale è se si è passabili di una sanzione oppure no. E se sì, di che tipo di illecito si tratta.

Violazione di un contratto o violazione della legge?

La prima questione è se la sosta sulle strisce blu oltre il tempo consentito costituisce una semplice violazione di un contratto (nel nostro caso, un contratto di parcheggio) oppure la violazione di una norma di legge del Codice della Strada.

La domanda è stata effettivamente posta all’Autorità giudiziaria ed è arrivata fino alla Corte di Cassazione.

Il tutto nasce dal caso di un uomo che aveva lasciato la propria autovettura negli appositi spazi blu oltre il tempo stabilito con un biglietto attestante il pagamento del corrispettivo soltanto per l’ora precedente a quella dell’accertamento.

La Polizia municipale contestava la violazione dell’art. 7 comma 15 C.d.S., mentre l’uomo affermava che si tratta di un semplice inadempimento contrattuale e quindi della violazione delle regole del contratto di parcheggio.

La differenza è sostanziale poiché la violazione del CdS porta ad una sanzione amministrativa, mentre l’illecito contrattuale porta ad un risarcimento del danno, cioè al pagamento del ticket per il tempo in cui ci si è fermati oltre il limite del biglietto comperato.

 

Il parere del Ministero dei Trasporti

Il Ministero dei Trasporti ha affermato che il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato pagato il ticket costituisce un’inadempienza contrattuale che comporta solo il recupero delle tariffe non riscosse (ed eventualmente di una penale) attraverso le procedure esecutive previste dalla legge.

La sentenza della Cassazione

La Cassazione, invece, è di orientamento opposto e afferma che “la sosta a pagamento su suolo pubblico, ove la sosta si protragga oltre l’orario per il quale è stata corrisposta la tariffa, [determina] una violazione delle prescrizioni della sosta regolamentata, ai sensi dell’art. 7, comma 15, del codice della strada”. Lo dice, da ultimo, con la Sentenza n. 16258 del 3 agosto 2016 che conferma un orientamento consolidato.

Quindi, la sosta nelle strisce blu oltre il tempo pagato e indicato nel contrassegno riveste natura di illecito amministrativo e comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa.

Ma se la sosta oltre il tempo pagato è comunque inferiore alla tariffa minima?

È la domanda posta da un altro uomo che si è visto recapitare un sanzione amministrativa per sosta oltre il tempo massimo indicato nella ricevuta di pagamento. Questo automobilista aveva contestato che la sua sosta “fuori tempo massimo” era comunque inferiore ai trenta minuti, cioè al tempo di sosta minimo e pagabile. In altre parole, egli non aveva raggiunto lo scaglione dei 30 minuti necessari per determinare il pagamento della tariffa e quindi sosteneva che nulla doveva pagare.

La Cassazione non condivide questa teoria e afferma che “la sosta a pagamento su suolo pubblico che si protrae oltre l’orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce inadempimento contrattuale, ma illecito amministrativo sanzionato all’art. 7, comma 15, C.d.S. trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della sosta regolamentata introdotte per incentivare la rotazione e razionalizzazione dell’offerta di sosta”, come ribadito dalla recentissima ordinanza n. 14083 del 21 maggio 2021.

Alcune pronunce in minoranza

Il parere del Ministero, tuttavia, non è del tutto inascoltato poiché ci sono alcuni Tribunali che lo seguono.

Il Tribunale di Treviso ad esempio, con una sentenza del 2016, sostiene che, in caso di strisce blu dove non vi è un tetto massimo di ore di sosta (si può lasciare l’auto quanto si vuole basta pagare), la sosta oltre il tempo pagato costituisce una semplice inadempienza contrattuale.

La non applicabilità dell’art. 157 CdS è stata, inoltre, recentemente confermata anche dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti con i pareri nn. 25783/2010, 3615/2011 e 2074/2015, con i quali ha ribadito l’applicabilità della sanzione ex art. 7 CdS solo in caso di omesso acquisto del ticket orario o in caso di violazioni relative alla sosta limitata o regolamentata (oggetto, quindi, di specifica disciplina), ribadendo che, nel caso di aree di parcheggio dove la sosta è consentita a tempo indeterminato, il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato effettuato il pagamento si configura come una inadempienza contrattuale”.

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